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Gabriele Agrimonti, organo
12 Agosto 2020 ore 21:15
Capienza massima della Chiesa
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Programma
Antonio Vivaldi (1678-1741)
Concerto in la minore, RV 522
trascrizione di J.S. Bach
(Allegro – Adagio – Allegro)
Louis Vierne (1870-1937)
dalla Sinfonia Op. 20 n. 2
Scherzo
Franz Liszt (1811-1886)
Les Préludes
(trascrizione di H. Deutsch)
Gabriele Agrimonti (1995)
Improvvisazioni su temi del pubblico
Gabriele Agrimonti
Nato nel 1995, Gabriele Agrimonti è un organista parmigiano residente a Parigi, che concepisce l’interpretazione e l’improvvisazione come arti unite da un legame indissolubile.
Avvicinatosi alla musica a 11 anni, si diploma nella classe di organo e composizione organistica del M. Mario Verdicchio presso il conservatorio “A. Boito” di Parma con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore, all’unanimità della giuria.
A soli 13 anni viene nominato organista co-titolare della Basilica Magistrale di S. Maria della Steccata di Parma, accolto dal titolare Ugo Leoni.
Viene ammesso nel 2016 al Conservatorio di Parigi (Conservatoire National Supérieur de Musique et Danse de Paris) dove tutt’ora prosegue la sua formazione nelle prestigiose classi di improvvisazione ed écriture (composizione in stile), seguito da personalità di spicco a livello internazionale come ThierryEscaich, LaszlóFassang, Thomas Ospital, Thomas Lacôte, Yves Henri, Olivier Trachier.
Attraverso numerose masterclass ha avuto occasione di beneficiare dei consigli di altre stelle del mondo organistico come Olivier Latry, Jean Guillou, Yanka Hékimova.
Nel 2017 vince il Grand-Prix d’improvisation al concorso internazionale Marchal-Litaize di Parigi, nel 2018 risulta finalista al concorso internazionale di Haarlem, in Olanda, e nel 2019 ottiene il 1° premio (Tournemire Prize) al prestigioso concorso di improvvisazione di St. Albans, in Inghilterra, (affermandosi come primo italiano ad aver ricevuto questo riconoscimento dal 1963, anno di fondazione del concorso), ed il primo premio al concorso internazionale d’improvvisazione Boellmann-Gigout di Strasburgo.
Svolgendo una sempre più densa attività concertistica in tutt’Europa, il suo repertorio si estende dalla musica rinascimentale a quella dei giorni nostri, lasciando ampio spazio all’arte dell’improvvisazione, integrata ed associata anche ad ambiti extra-musicali, come quelli del cinema e della danza.